MARIA SILVIA BARBIN LAURINDO
Minha avó, Emilia, legítima calabresa, era mãe de meu pai, Sylvio, médico, o mais jovem de cinco irmãos.
Não a conheci, infelizmente. Minha avó faleceu quando meu pai ainda era muito jovem, cerca de dezesseis anos.
Ficaram, no entanto, juntamente com uma fotografia em preto e branco, algumas recordações da vovó Emilia que retive desde a infância.
Para homenageá-la, batizei de Emilinha minha boneca favorita.
Minha avó era considerada vaidosa - gostava de estar sempre bem arrumada - e tinha reputação de brava.
Guardei na memória também a frase pronunciada em dialeto calabrês, tradição familiar que, até hoje, repito:" io no sacio quello que facio".
Assim também imagino devem ser a Calábria (que ainda não conheço) e sua gente: ao mesmo tempo, beleza e um certo quê de fúria. Mas uma fúria positiva, que não quer magoar ninguém, apenas expressar emoção, força e vigor.
Filha de Sylvio Laurindo e Lenny Carmen Barbin Laurindo Ascendência calabresa: Emilia Blasi Laurindo (avó paterna, nascida em 15/11/1889. Em solteira, Emilia Blasi. Casou-se com Raphael Laurindo, na verdade, Laurino). Nascimento: São Paulo, SP, Brasil. Ministra da carreira diplomática, Coordenadora-Geral do Instituto de Pesquisa de Relações Internacionais/ Ministério das Relações Exteriores
Formação: Colégio Dante Alighieri (São Paulo): Bacharel em Direito (USP): Curso de Formação e Preparação à Carreira Diplomática, Instituto Rio Branco, do Ministério das Relações Exteriores; Especialização em Relações Internacionais, Fondazione di Ricerche i Studi Internazonali, Firenze, Italia
Formação: Colégio Dante Alighieri (São Paulo): Bacharel em Direito (USP): Curso de Formação e Preparação à Carreira Diplomática, Instituto Rio Branco, do Ministério das Relações Exteriores; Especialização em Relações Internacionais, Fondazione di Ricerche i Studi Internazonali, Firenze, Italia
MARIA SILVIA BARBIN LAURINDO
Appartengo alla seconda generazione di una famiglia di origine calabrese, e sono nata in Brasile.
La mia nonna, Emilia, legittima calabrese, era madre del mio padre, Sylvio, medico, il più Giovane di cinque fratelli.
Purtroppo non l’ho conosciuta. La mia nonna é morta quando mio padre era ancora molto giovane, sui diciassette anni.
Malgrado questo, sono rimasti, insieme ad una fotografia in bianco e nero, alcuni ricordi della nonna Emilia che ho conservato dall’infanzia.
Per renderle omaggio, ho battezzato di “Emilinha” la mia bambola preferita.
La mia nonna era considerata vanitosa – gli piaceva sempre essere ben vestita – e aveva la reputazione di essere brava.
Conservavo nella mia memoria una frase pronunciata in dialetto calabrese, di tradizione familiare, che ancora oggi ripeto:" io non sacciu chiddu chi fazzu" (io non so quello che faccio)
Così anche immagino la Calabria (che ancora non conosco) e la sua gente: allo stesso tempo, bellezza e un certo che di furia. Ma una furia positiva, che non vuole fare male a nessuno, appena esprimere emozioni, forza e vigore.
La mia nonna, Emilia, legittima calabrese, era madre del mio padre, Sylvio, medico, il più Giovane di cinque fratelli.
Purtroppo non l’ho conosciuta. La mia nonna é morta quando mio padre era ancora molto giovane, sui diciassette anni.
Malgrado questo, sono rimasti, insieme ad una fotografia in bianco e nero, alcuni ricordi della nonna Emilia che ho conservato dall’infanzia.
Per renderle omaggio, ho battezzato di “Emilinha” la mia bambola preferita.
La mia nonna era considerata vanitosa – gli piaceva sempre essere ben vestita – e aveva la reputazione di essere brava.
Conservavo nella mia memoria una frase pronunciata in dialetto calabrese, di tradizione familiare, che ancora oggi ripeto:" io non sacciu chiddu chi fazzu" (io non so quello che faccio)
Così anche immagino la Calabria (che ancora non conosco) e la sua gente: allo stesso tempo, bellezza e un certo che di furia. Ma una furia positiva, che non vuole fare male a nessuno, appena esprimere emozioni, forza e vigore.
Figlia di Sylvio Laurindo e Lenny Carmen Barbin Laurindo Discendenza calabrese, nata a San Paulo, Ministro di carriera diplomatica, Coordinatrice-generale dell’Istituto di Ricerca delle Relazioni Internazionali / Ministero degli Esteri. Ha studiato presso il Collegio Dante Alighieri (San Paulo): laureata in Legge (USP): Corso di Formazione e Preparazione alla Carriera Diplomatica, Istituto Rio Branco, del Ministero degli Esteri; Specializzato in Relazioni Internazionali, Fondazione di Ricerche e Studi Internazionali, Firenze, Italia.
